Calcolo Compensi Avvocati 2012: due applicazioni basate sui nuovi parametri forensi

Calcolo Compensi Avvocati 2012: due applicazioni basate sui nuovi parametri forensi
Mercoledi 12 Settembre 2012

AGGIORNAMENTO (marzo 2014)

Sono disponibili le nuove applicazioni basate sul decreto parametri approvato dal Ministero in data 10/03/2014.

Clicca qui per maggiori informazioni.

PREMESSA

Nonostante le reiterate proteste delle categorie professionali interessate, non ultima quella degli avvocati, i "Parametri" per la liquidazione giudiziale delle parcelle professionali sono diventati una realtà con la quale, obtorto collo, dobbiamo in qualche modo confrontarci.

Il D.M. n. 140/2012, nel recepire quanto stabilito nel controverso art. 9 del D.L. 24 gennaio 2012 n. 1, convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27,  stabilisce una serie di parametri economici e criteri di massima per la liquidazione delle parcelle dei professionisti, tra cui gli avvocati e gli studi legali, da parte di un organo giurisdizionale .

Per questo motivo, anche dietro richiesta di molti Colleghi, abbiamo predisposto alcune risorse che ci auguriamo possano essere di ausilio nel comprendere meglio l'entità e le implicazioni di questo cambiamento in atto, per lo meno fino a quando non interverranno nuovi sviluppi, anche a seguito dello sciopero di categoria previsto a settembre.

Si tratta di due applicazioni, realizzate esclusivamente sulla base delle indicazioni contenute nel citato decreto, che riteniamo possano costituire una buona base di partenza per confrontarci con questo nuovo scenario:

Completano le utility le rispettive tabelle dei parametri (civili e penali) utilizzate come punto di partenza per la predisposizione delle due applicazioni.

Naturalmente, come sovente capita nell'attuazione di un nuovo provvedimento, restano diversi dubbi interpretativi ed alcune lacune normative, illustrate più avanti, che ci auguriamo possano essere superate anche con il contributo di tutti coloro che utilizzeranno le risorse.

Infine, per chi lo desidera, in ciascuna pagina è disponibile anche il codice per webmaster che consente di inserire la maschere delle due applicazioni all'interno del proprio sito web.

LE APPLICAZIONI

A titolo di esempio illustriamo brevemente l'applicazione per il calcolo del compenso in ambito civile, limitandoci ad evidenziare le differenze per quanto riguarda quella penale.

L'interfaccia è molto "compatta", la predisposizione del prospetto non richiede passaggi intermedi e l'impostazione dei parametri per il calcolo è stata pensata per un utilizzo intuitivo (almeno questa è stata la nostra intenzione).

Ecco come si presenta la maschera dell'applicazione.

Nella parte superiore troviamo i menu "a tendina" per la selezione del contesto, ovvero la Competenza (Giudice di Pace, Tribunale monocratico, etc.) e lo scaglione di riferimento in base al Valore della causa.

Nella parte centrale è immediatamente visibile l'elenco delle "macro-fasi" con i rispettivi 'bottoni' per la loro selezione e per l'impostazione del valore desiderato.

L'impostazione dei valori nella maschera avviene in modo guidato, limitando al minimo l'inserimento manuale e la possibilità di commettere errori.

Per ciascuna fase sono disponibili i checkbox di selezione con 3 pulsanti per la scelta del valore tra quelli predefiniti (Minimo, Medio e Massimo).

L'impostazione di tali valori  si effettua tramite un semplice click su una delle tre colonne (Min, Med, Max) ed il valore scelto confluisce automaticamente nel campo "Compenso" che, all'occorrenza, può essere modificato manualmente.

E' possibile inoltre effettuare tali operazioni (selezione della fase ed impostazione del valore) per tutte le fasi contemporaneamente facendo uso dei rispettivi bottoni posizionati in alto.

All'apertura della maschera, le varie fasi sono automaticamente selezionate (tranne gli affari tavolari, ove presenti) e l'elenco delle fasi cambia in funzione della competenza scelta.

Anche la lista degli scaglioni si aggiorna automaticamente in base alla competenza (ad esempio per il GdP saranno disponibili solo due scaglioni e non è presente il valore "Indeterminato") ed in più, al variare dello scaglione, sono aggiornati automaticamente i valori economici di tutte le fasi (compreso il campo Compenso per le sole attività selezionate).

NOTA 1: per ovvii motivi, ogni qual volta si cambia la competenza, la lista delle fasi viene completamente re-inizializzata, ed eventuali selezioni impostate fino a quel momento vengono cancellate. Per tale ragione si consiglia di selezionare la competenza prima di inserire ogni altra informazione nella maschera.

NOTA 2: per semplicità e per analogia con la nota spese civile abbiamo inserito nell'elenco delle competenze anche le due tipologie di procedimento particolari che, pur prevedendo un'unica fase, presentano valori diversi a seconda del valore della causa: si tratta del procedimento per ingiunzione e del precetto.

La parte finale della maschera è divisa in tre sezioni: Aumenti, Riduzioni e Spese.

Le prime due consentono di impostare, in modo del tutto discrezionale, gli eventuali aumenti e/o riduzioni percentuali previste nel decreto.

Per le variazioni ove è previsto un minimo o un massimo la scelta della percentuale avviene in modo guidato tramite menu a tendina.

E' presente inoltre una percentuale "libera" (Ulteriore valutazione) da inserire per tenere conto di particolari circostanze quali la complessità dell'opera, il carattere di urgenza i risultati ottenuti etc.

Nella sezione "Spese" si possono indicare le spese esenti e quelle imponibili (ove presenti).

In attesa di chiarimenti ufficiali da parte degli organi competenti abbiamo mantenuto la possibilità di indicare nel prospetto finale anche le Spese Generali ex art. 15.

Prova l'applicazione per i procedimenti civili.

Per quanto riguarda infine la maschera dei parametri relativa ai compensi in ambito penale si evidenzia la presenza del campo Ore, per il momento associato alla sola fase esecutiva, in cui è necessario indicare il numero di ore complessive impiegate in tale macro-fase.

Calcolo compensi forensi penali

Vi sono inoltre alcune differenze per quanto riguarda le variazioni possibili ma il funzionamento resta identico a quello dell'applicativo in ambito civile.

Prova l'applicazione per i procedimenti penali.


ASPETTI DA CHIARIRE

Durante l'analisi di dettaglio del dettato normativo, necessaria per la predisposizione degli applicativi,  sono emersi alcuni dubbi di carattere interpretativo ed alcune problematiche che, almeno a nostro avviso, non hanno trovato risposta nelle pieghe del decreto stesso.

Si tratta in particolare delle norme che riguardano gli aumenti e le riduzioni.

Aumenti

Se da un lato la norma indica espressamente che gli aumenti debbano essere applicati sul compenso tabellare (ovvero il compenso determinato per macro-fasi e scaglioni in base agli art. 11 e 14), dall'altro non fornisce alcuna precisazione su come si debbano calcolare più variazioni contemporaneamente (ad esempio una causa in mandato congiunto a difesa di più parti)

A rigor di logica, sembra naturale che le maggiorazioni calcolate sul compenso tabellare possano essere cumulate, sommandosi tutte al compenso iniziale (anche per analogia con quanto avviene nel calcolo dei compensi CTU) ma nel decreto non sembra esservi alcuna precisazione al riguardo.

Riduzioni

La cosa si complica per quanto riguarda le riduzioni.

Se le applicassimo separatamente, come per le variazioni in aumento, potremmo imbatterci in situazioni assurde.

Ad esempio, in caso di inammissibilità in regime di gratuito patrocinio, con un compenso tabellare di 1600 euro e applicando le riduzioni in analogia con quanto visto per gli aumenti si avrebbe:

  • Riduzione del 50% (per G.P.) sul compenso tabellare = - € 800
  • Riduzione del 50% (per inammissibilità) sul compenso tabellare = - € 800
  • Compenso finale = € 1800 - € 800 - € 800 = zero !?

Oppure si dovrebbero applicare le riduzioni "a cascata" nel seguente modo?

  • Riduzione del 50% (per G.P.) sul compenso tabellare = - € 800
  • Riduzione del 50% (per inammissibilità) sul compenso ridotto = - € 400
  • Compenso finale = € 1800 - € 800 - € 400 = € 400

E' abbastanza ragionevole presumere che la seconda impostazione sia quella più logica ma, per il momento, in attesa di chiarimenti da parte del Ministero, abbiamo limitato la possibilità di selezionare una sola riduzione per volta.

In ogni caso, chiunque abbia suggerimenti, chiarimenti o nuove idee per migliorare le due applicazioni, può lasciare un messaggio tramite l'apposito modulo di contatto o direttamente in questa pagina tramite Facebook.

Prova le applicazioni:

Liquidazione compensi nei procedimenti civili, amministrativi, tributari
Liquidazione compensi nei procedimenti penali

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